La Juventus affronta un periodo buio: è solo sfortuna o c’è qualcosa di più? ecco la situazione die bianconeri.
Nell’attuale scenario calcistico, la Juventus sta attraversando un periodo di magra in termini di vittorie e successi. Il digiuno di vittorie continua con un pareggio a Bologna dopo tre sconfitte consecutive e un pesante tonfo in Coppa Italia contro l’Inter. Questo rendimento negativo è frutto di una paradossale involuzione dopo la restituzione dei 15 punti.
La situazione è preoccupante sia dal punto di vista psicologico che tecnico. Nonostante la squadra crei molte occasioni al Dall’Ara, le spreca sistematicamente. Il rigore sbagliato da Milik è solo l’ultima dimostrazione di una serie di errori incomprensibili. I cambi di Allegri non riescono a portare la squadra al successo, e il Var sembra essere diventato un fattore negativo costante per i bianconeri.
In particolare, il Var ha creato controversie nell’ultimo periodo. Dopo le immagini mancanti nel match contro la Salernitana, in questa partita un monitor non funzionante ha portato a una violazione del protocollo. La decisione finale, come da regolamento, dovrebbe spettare all’arbitro, ma il rigore è stato assegnato da chi si trovava nella sala tecnologica.
Tra campo e tribunali
Oltre ai problemi in campo, la Juventus è alle prese con sfide legali dal 20 gennaio scorso. La Corte Federale dovrà emettere un nuovo giudizio sulla questione delle plusvalenze, mentre si attendono i deferimenti riguardo alla manovra stipendi. In teoria, ci potrebbe essere solo un’ammenda, ma la giustizia sportiva è imprevedibile e potrebbe essere influenzata dalle sentenze mediatiche.
Infine, la Juventus deve affrontare anche l’inchiesta della Uefa. Formalmente, l’organismo presieduto da Ceferin deve attendere i verdetti italiani prima di decidere se punire o meno la squadra. Tuttavia, recenti titoli sensazionalistici come “Eurostangata” dimostrano che i nemici esterni al campo sono costantemente presenti e altrettanto pericolosi.
La lotta per la Champions League è serrata, con sei squadre racchiuse in altrettanti punti e solo tre posti disponibili. La Juventus deve cambiare rotta se vuole raggiungere l’obiettivo, altrimenti si rischia di affondare ulteriormente in un periodo buio, sia in campo che fuori.